La Prima Pagina

lunedì 18 aprile 2011

Centrosinistra attestato vincente al voto del 15 e 16 maggio

Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

Il sondaggio Ipr di aprile rivela uno scenario in forte movimento in cui l’esecutivo ed i partiti che lo sostengono (anche la Lega Nord) risultano decisamente sotto pressione soprattutto a causa delle vicende: Libia, gestione dei rifugiati tunisini, giustizia. Crolla la fiducia in Silvio Berlusconi, appena il 31%. Il 58% esprime “poca o nessuna” fiducia nei suoi confronti. Non si arresta neppure il calo di fiducia nel Governo, stimato al 23%, con i pareri “negativi” a quota 62%. In uno scenario politico incerto cambiano le intenzioni di voto, atteso che gli indecisi sono in gran numero. Per la prima volta, il centrosinistra raggiunge e supera il centrodestra. Un’ipotetica coalizione con Pd, Sel, Idv, Psi, Verdi e radicali raggiungerebbe il 41,5 mentre il centrodestra (PdL, Lega Nord ed altri) scenderebbe al 41%. Il Terzo Polo sarebbe sostanzialmente fermo, stimato tra il 13,4% ed il 13,5%. Il movimento 5 Stelle (grillini) sarebbe al 2% e Rifondazione-Pdci arriverebbero all’1%. Tra i singoli partiti, si registra il calo (dal 29% al 28%) del PdL il cui trend appare decisamente negativo e anche la Lega Nord perde un mezzo punto pieno (dall'11,5% all'11%). Nel centrosinistra, bene il Pd (dal 26,5% al 27%), stabile (al 7,2% il Sel) ed in calo (dal 5% al 4,3%) l'Idv. Nel Terzo Polo si registra un piccolo travaso dall'Udc (dal 7% al 6,8%) a Futuro e Libertà (dal 4% al 4,2%). Gli spostamenti non sono numericamente molto significativi, ma esprimono un sentimento dell'elettorato che appare in movimento e, certamente, non a favore dei partiti di governo. Uno scenario che, intanto, produce come effetto il ricorso a molti ballottaggi in Comuni strategici da Napoli a Milano a Torino Bologna e Trieste, ma anche spinge a scenari non idilliaci per il centrodestra. Infatti il ballottaggio spaventa soprattutto a Milano dove i terzo polisti potrebbero lasciare, per come indicato da Gianfranco Fini, libertà di voto ai propri elettori ed ancor peggio per Berlusconi indicare Pisapia al posto della Moratti. Incubi che tormentano il Cavaliere ancor prima che la giustizia.

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